Le Maschere che Danzano!

Le Maschere che Danzano!

Nelle veglie da ballo di Carnevale c’erano dei balli antichi che avevano la funzione di veri e propri riti di prosperità che servivano a propiziare l’arrivo della bella stagione e rinnovare le relazioni e le energie di tutta la comunità.

La questua delle Maschere di Carnevale che portavano i balli, i riti e le burle in tutte le case rappresentano proprio l’apice di questo processo ed anche la vera antica tradizione carnevalesca di tutta la provincia di cui ne è un esempio anche il Carnevale Morto di Apecchio.

Purtroppo con l’andare del tempo il Carnevale Morto ha perso le sue danze.. e nessuno più si ricorda le antiche danze propiziatorie di Carnevale, nessuna Maschera balla più.. e anche il loro ricordo è andato ormai completamente perduto con gli ultimi anziani che se ne sono andati proprio in questi anni.

Quale miglior baratto con la comunità locale se non rifar ballare ancora le Maschere del Carnevale trasmettendogli di nuovo le loro danze ormai dimenticate? Quale miglior baratto di rifar suonare ancora ai tanti e straordinari musicisti locali la loro antica musica propiziatoria di Carnevale?

Le Maschere che Danzano!

Soggetto proponente

Da più di vent’anni impegnato nella ricerca e nella riproposta della musica e della danza tradizionale ha iniziato lo studio dell'Etnomusicologia e dell’Antropologia della musica con Roberto Leydi e Tullia Magrini all'Università di Bologna. Dal 2003 attraverso l'associazione L'albero del maggio (Monte San Vito – AN) di cui è stato co-fondatore e vice-presidente ha approfondito e divulgato la conoscenza delle tradizioni musicali e coreutiche delle Marche (in particolare dell’anconetano) e delle diverse regioni italiane ed europee, organizzando laboratori, eventi e Festival di rilievo nazionale ed europeo come laMarca eurofolk di cui è stato direttore artistico e organizzativo nelle ultime due edizioni del 2010 e 2011 (Progetto CoHabitat della Provincia di Ancona). Ha approfondito le tecniche di canto tradizionali e lo studio di diversi strumenti popolari (organetto, chitarra, armonica a bocca, tamburi a cornice italiani) e fondato diversi gruppi di riproposta di musica e danza popolare tra cui i Traballo e i Benandanti (musiche e danze marchigiane, italiane ed europee). Durante la sua attività musicale è stato invitato a suonare e a tenere stage di danze etniche marchigiane ad alcuni dei più importanti Festival di musiche e danze tradizionali d’Italia e d’Europa (Tradicionarius – Catalogna/Spagna, Andanças – Portogallo, Boulegan – Francia, Tanz im Moos – Svizzera, Capodanze, Zingaria, Venezia balla, La Borgata che Danza, ecc.). Ha collaborato inoltre con tanti Festival artistici e progetti coreutico-musicali, tra cui nel 2013 anche alla prima edizione del Calitri Sponz Fest diretto da Vinicio Capossela e lo scorso anno il progetto dossier "Danzando Memorie sul Mare" per Pesaro Città della Cultura 2024. Dal 2012 sta conducendo un’intensa ed appassionata ricerca sulla danza e la musica tradizionale della sua zona d’origine, cioè la provincia di Pesaro-Urbino e la zona di confine tra le Marche e la Romagna, che ha già coperto la quasi totalità dei paesi del territorio andando a costituire l’archivio più ampio sulle antiche forme espressive tradizionali marchignole (2500 ore di registrazioni audio e un migliaio di ore di registrazioni video tra interviste ad anziani suonatori, cantori e ballerini, ricostruzioni di danze, feste tradizionali, ecc.) Nel dicembre 2019 fonda una nuova associazione Viva el Ball! (Pesaro – PU) di cui è l’attuale presidente per ricercare, valorizzare e trasmettere le danze, le musiche e i canti della tradizione popolare marchignola, d’Italia e d’Europa ed anche un nuovo gruppo musicale che fa a lei riferimento La Compagnia di Viva el Ball! Attualmente tiene corsi di danze popolari, insegna musica e strumenti tradizionali (organetto, chitarra, tamburi a cornice), conduce progetti di attività espressive, musica e danza nelle scuole, nei centri residenziali per anziani e coi malati di alzheimer ed è facilitatore e trainer del Respiro che trasforma (Transformational Breath®).

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Thomas Bertuccioli

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