“Filastrocca Spezzata” è un monologo che intreccia l’esistenza umana con l’universo dei numeri, rivelando come la nostra crescita e la nostra identità siano fatte di logiche e casualità. In “Filastrocca Spezzata”, l’umanità viene raccontata attraverso la metafora dei numeri: nasciamo naturali, come i numeri naturali. Acquisiamo la capacità di calcolare e comprendere, come i numeri razionali. Poi scopriamo, la dualità, il positivo e il negativo, come i numeri relativi. Con la maturità, affrontiamo la realtà in tutte le sue sfumature come i numeri reali, e infine scopriamo che siamo frammenti di infinite possibilità, come i numeri complessi. A “dare i numeri” c’è un dottore-giullare dotato di panaro(contenitore dei numeri della tombola), da cui estrae dei bussolotti e racconta storie dei nuovi nascituri, questi hanno un numero che li identifica in un luogo. Non ereditiamo solo il patrimonio genetico dai nostri genitori ma anche le loro amicizie, i loro amori, le loro guerre. Ma a chi possiamo chiedere spiegazioni per le nostre storie passate? Ci pensa il dottore-giullare, che rompe, spezza le rime e ci racconta le sue soluzioni.