La mia proposta si basa invece sulla coscienziosa e comune liberazione dei propri istinti e desideri attraverso il gioco: la maschera rivela e io le permetto di farlo.
Mi piacerebbe collaborare con un/una artigiano/a della carta o con un artista visivo per proporre un laboratorio di due giorni aperto a chiunque sia interessato per creare la propria maschera a doppio tema: di cosa ti vuoi liberare? Da cosa vuoi essere nutrito? Successivamente collaborare con un/una coreografo/a o danzatore/danzatrice per guidare ogni maschera a trovare la propria danza, solitaria e collettiva: come cammina, come osserva, come corre, come si inebria questa creatura. In breve, anche qui: di cosa ti vuoi liberare? Da cosa vuoi essere nutrito?
Il carnevale, la liberazione degli istinti sopiti, può essere un modo per re-incontrarsi e ri-scoprirsi animali. Con il profondo desiderio di giocare, di vivere, di respirare il proibito: essere se stessi.