Tea Lele e Martin sono come fratelli, hanno condiviso tante esperienze insieme tra cui: il G8 di Genova del 2001. Tutti e tre però non hanno fatto i conti davvero con quel trauma di 20 anni prima circa. Un giorno incontrano Vincenzo (70 anni), uno dei responsabili di quell’evento. L’incontro con Vincenzo suscita nei giovani reazioni diverse a seconda del carattere e della loro personalità. Se all’inizio Martin e Tea sono decisi ad evitare Vincenzo poi si faranno coinvolgere da Lele nel sequestro del loro “avversario”. Il confronto diretto con “l’avversario” porterà i tre ad avere reazioni diverse dal punto di partenza: Lele proverà una certa empatia per Vincenzo mentre prima era intenzionato a fargli del male; Tea da pacifica e timorosa tenterà di ucciderlo; Martin prima molto scettico sarà poi convinto sostenitore del “processo”. Il processo si svolge, l’imputato è condannato ma viene rilasciato. Vincenzo come qualsiasi altra persona ha la sua dignità umana che va rispettata, anche se lui non ha rispettato quella degli altri. Il processo si trasforma in un dialogo col Potere e contro il Potere.
L’avversario