Performance immersiva, un’esperienza multisensoriale, un concerto di musica sinestetica e un viaggio trascendente.
Concepita come cerimoniale dedicato a esperienze di ascolto profondo, la performance si concentra sullo stimolare l’autocoscienza sensoriale su molti livelli e mira a creare uno spazio inclusivo per un pubblico di persone non udenti accanto agli udenti.
Immersi in una luce calda e circondati dall’odore di incenso che arde, quattro altoparlanti arancioni si muovono nello spazio facendo vibrare la chitarra elettrica da terra e accompagnando pure onde sinusoidali verso la composizione di complessi contrappunti. Esplorando diverse posizioni degli altoparlanti, non solo l’architettura spaziale si evolve costantemente durante la performance, ma anche le vibrazioni vengono visualizzate attraverso molteplici intensità e frequenze, rivelando fenomeni psicoacustici ogni volta in modo unico.
Dal latino beatitudo, il termine beatitudine indica lo stato psicofisico dell’essere caratterizzato da felicità incondizionata, gioia, piacere e benessere, ed è spesso usato come sinonimo in riferimento allo stato dell’estasi.