antonia vilma d’amore

antonia vilma d’amore

Marionettista, puppets maker e cantautrice pugliese.
Mi occupo di propedeutica musicale e di teatro di figura per bambin* e adult*. Scrivo canzoni, canto e suono alcuni strumenti per accompagnarmi.
Guido percorsi di ricerca sull’effetto “curativo” del canto, per conoscere se stess* e connettersi con
le emozioni, abitando il desiderio e muovendo l’energia vitale attraverso il gioco e la sperimentazione vocale, fondendola con la creazione e movimentazione di figure.
Collaboro come Puppeteer e Maker (movimentazione e realizzazione di puppets) con differenti realtà artistiche, teatrali e cinematografiche
italiane e internazionali.

antonia vilma d’amore

Soggetto proponente

Mi chiamo Antonia Vilma D'Amore, pugliese di nascita (Bari, marzo 1977). Nel 2004 mi sono trasferita a Roma dove ho proseguito la mia formazione musicale come cantante e dove ho incontrato Il Teatro di Figura, innamorandomi perdutamente di quest'arte. Cantautrice, marionettista, puppeteer e realizzatrice di effetti speciali per teatro, cinema e televisione (Leonardo Cruciano Workshop, Makinarium Factory- Roma, Gli Sgommati- Sky Tv, Artem Special Effects – London, Baburka Factory fx – Roma). Mi occupo di propedeutica musicale e di laboratori di teatro di figura nelle scuole per l'infanzia, elementari e per adulti di ogni età. Conduco workshop di Training vocale e improvvisazione, con percorsi di cura e ricerca espressiva della voce naturale. Ho collaborato con Maaf Marionette Art Accademy – Pinerolo, Teatro del Lavoro, Scuola Popolare di Musica di Testaccio, Accettella Teatro – Roma, Compagnia “La Fabbrica” Roma, CrANpi. Dal 2004 collaboro con l'effettista cinematografico e televisivo Leonardo Cruciano, in qualità di Puppeteer e Maker, Imaginari Factory. Nel 2010 sono performer e marionettista nel “Peer Gynt, spettacolo per attore, marionette e gruppo elettroacustico” con la regia di Alvaro Piccardi e le musiche di Andrea Mancianti. Nel 2013 fondo con Caterina Stillitano il gruppo teatrale-artistico ANCHE con cui nasce “L'abito d'oro” spettacolo per materia, marionette e corpi e “Dentro”, spettacolo per bambini e adulti, liberamente ispirato alla fiaba di Hansel e Gretel, con marionette e musica dal vivo. Nel 2015 con Leonardo Cruciano e la sua Factory “Makinarium”, sono Puppeteer del film Il Racconto dei racconti -Tale of tales del regista Matteo Garrone, vincitore di due David di Donatello. Dal 2018 sono performer-marionettista nello spettacolo La classe – Un docupuppets per marionette e uomini della regista e drammaturga Fabiana Iacozzilli, piccolo capolavoro del teatro di figura, premio Dante Cappelletti, nomination agli UBU dove vince come miglior progetto sonoro (Hubert Westkemper), spettacolo tutt'ora in replica in Italia e all'estero. Da alcuni anni mi interrogo sulle radici, sul radicamento e dapprima nel 2019 è nato lo spettacolo Canti e Storie d'amore e di radici, in cui si alternano canzoni di cui sono autrice e narrazioni della contastorie Michela Cesaretti Salvi e a settembre 2023 è uscito il mio disco d'esordio solista "D'AMORE E DI RADICI", con Radici Music Records che contiene 7 canzoni, di cui 2 di tradizione popolare, la cui produzione artistica è del Sound Engineer Jacopo Ruben Dell'Abate. Nel 2021 collaboro artisticamente con la regista F. Iacozzilli nel laboratorio di teatro di figura sulla memoria, nel contesto del “Teatro Sociale Comunitario” di Asinitas Aps di Roma che si occupa di formazione, cura e costruzione di contesti di incontro con persone migranti e rifugiate, guidando un gruppo di persone eterogeneo per provenienza geografica, lingua e cultura, età e preparazione artistica, in un percorso di 5 mesi di cui lo spettacolo dal titolo Abitare il ritorno rappresenta l’esito finale e curandone il training vocale e la realizzazione delle figure. Ho altri due dischi all'attivo: “Era dove vivevo da re” de I canzonieri, gruppo romano tra forma canzone e sperimentazione (autrice, voce e curatrice), “Non capisco la direzione dei venti” di Giovanni Guaccero, Jazz (voce). Nella mia ricerca metto in risonanza il concetto di radicamento, il sacro potere femminile, il potere della spiritualità e connessioni filosofiche, attraverso pratiche che provengono dal canto funzionale, dal canto armonico, dal teatro, dalla danza, dallo yoga, dalla didattica musicale Orff-Schulwerk, dal ciclismo, dalla poesia.

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